CAPSULOTOMIA PRIMARIA POSTERIORE URGENTE NELLA CATARATTA PEDIATRICA DA 1 A 6 ANNI
L'età sembra essere il solo fattore di rischio che può influenzare
significativamente la percentuale della formazione di opacizzazioni della
capsula posteriore, secondo studi retrospettivi effettuati su 63 bambini (67
occhi) sottoposti ad intervento IOL senza una capsulomia primaria e una
vitrectomia anteriore.
La dottoressa Allison Jensen (USA) è dell'opinione che i bambini di età
compresa tra 1 e 6 anni debbano essere sottoposti a capsulotomia primaria
posteriore, mentre per i soggetti compresi tra i 6 e i 13 anni la capsula debba
essere mantenuta e aperta più tardi, se necessario.
Durante le ricerche è stato notato che la cura della capsula posteriore è uno
degli aspetti più variabili dell'intervento di cataratta pediatrica con
impianto di IOL. "In genere manteniamo la capsula posteriore intatta",
ha detto la dottoressa Jensen.
Gli studi hanno riguardato bambini fino ai 13 anni. Sono stati valutati fattori
specifici dell'opacizzazione della capsula posteriore, come i residui corticali,
l'inserimento della IOL, il tipo di cataratta, l'età ed altro.
Il criterio seguito per l'opacizzazione della capsula posteriore e la necessità
di un trattamento laser risiedevano nell'incapacità di effettuare un'adeguata
retinoscopia.
Per quanto riguarda i pazienti con opacizzazione della capsula posteriore, il
follow-up è stato di 22 mesi, mentre di 24 mesi per pazienti senza
opacizzazione.
I bambini da 1 a 6 anni avevano una percentuale di opacizzazione della capsula
posteriore statisticamente più alta di quelli compresi tra i 6 e i 13 anni.
Il 64% dei bambini da 1 a 6 anni presentava opacizzazione, mentre nel secondo
gruppo la percentuale era del 19%. In alcuni casi è stato necessario effettuare
una capsulotomia secondaria qualche mese più tardi.
Tuttavia il rischio di aumento della percentuale di complicazioni è presente
sia nei bambini sia negli adulti, soprattutto quando la capsula posteriore è
stata rimossa durante l'intervento di cataratta.
È importante preparare psicologicamente i bambini al trattamento laser, magari
già durante una delle visite oculistiche, per non spaventarli, proponendo il
laser come un gioco al computer. Se la capsula è già stata aperta, si può
considerare di lasciarla intatta inserendo la IOL nel sacco e pianificare
eventualmente una procedura alternativa di supporto.