LO SVILUPPO DELLA VISTA DA ZERO A DUE ANNI


Gli esami ecografici rivelano che il feto nel grembo materno è già sensibile alla luce: emettendo infatti un segnale luminoso abbastanza forte all'altezza dell'addome della mamma, infatti, è possibile osservare una contrazione a livello palpebrale.
Dal momento in cui nasce, il neonato è già in grado di captare tutti gli stimoli visivi provenienti dall'ambiente circostante ma non è in grado di elaborarli, cioè di organizzarli in immagini, di capirli. In altre parole il bambino vede luci e forme ma non può attribuirli a cose, persone o ambienti.
A circa 15 giorni dalla nascita è in grado di mettere a fuoco le immagini distanti dai 20 ai 30 cm dagli occhi, più o meno la distanza del viso della mamma mentre lo allatta. Non distingue ancora i colori ma sicuramente distingue la luce dal buio, infatti reagisce ad uno stimolo luminoso improvviso chiudendo gli occhi.
Dopo il primo mese di vita comincia a dirigere e a soffermare lo sguardo sugli oggetti, nonché a seguirli se si spostano davanti a loro, specie se hanno colori forti.
Non ha ancora il pieno controllo sui muscoli oculari, per cui si stanca presto e può sembrare a volte strabico.
Poiché comincia a distinguere bene la forma di un viso, sorride a qualsiasi cosa possa richiamarglielo, anche un disco di cartone con due macchie nere al posto degli occhi.
Dopo 10-12 settimane distingue invece il viso umano da altre immagini che possano assomigliargli: vede gli occhi, il naso, la bocca, per cui risponde a sorrisi, smorfie e movimenti delle labbra. Segue inoltre immagini in movimento ruotando anche il capo e fa convergere gli occhi se gli si avvicina sempre di più un oggetto al viso.
All'incirca verso il quarto-quinto mese di vita mette a fuoco le immagini fino a qualche metro di distanza e distingue chiaramente alcuni colori fondamentali: rosso, verde e blu.
A sei mesi controlla abbastanza bene i muscoli oculari, quindi scompare l'eventuale strabismo, ed è attratto anche da oggetti di piccole dimensioni.
A sette mesi vede come una persona miope senza occhiali.
A dieci mesi conquista la visione tridimensionale, cioè il senso di profondità delle immagini.
Tra uno e due anni raggiunge il pieno controllo dei muscoli oculari e l'accomodazione del cristallino gli permette di mettere a fuoco gli oggetti a qualsiasi distanza.
A due anni raggiunge i dieci decimi di acutezza visiva e le sue strutture oculari funzionano in modo completo.
La sua vista, cioè, è simile a quella di un adulto.