2) Dopo quanto tempo si vede bene?
Nel caso della PRK e della PRK personalizzata il recupero visivo richiede un periodo variabile da
due a
quattro settimane. Nel caso di insorgenza di haze una ottimizzazione della acuità
visiva può richiedere anche sei mesi.
Sia nel caso di PRK , di PRK personalizzata che di Lasik possono verificarsi fenomeni di lievi
fluttuazioni del visus, difficoltà a tollerare le luci, emesse dai fari delle
automobili, nella guida notturna, la percezione di aloni intorno agli oggetti e
difficoltà nella visione per il vicino. Questa sintomatologia tende a
scomparire nel giro di una - due settimane nel caso di Lasik e di uno - tre mesi
in caso di PRK e di PRK personalizzata. Nella Lasik il recupero visivo è più
rapido.
3) Quando PRK, quando Lasik e quando PRK personalizzata?
La PRK "normale" è un intervento che, pur dando buoni risultati, tenderà ad essere effettuato sempre meno frequentemente in quanto la PRK personalizzata è una tecnica indubbiamente superiore. L'unico caso in cui è consigliabile una Lasik è quello in cui l'aspetto della velocità del recupero visivo sia fondamentale.
4) Fino a
che valori di miopia e possibile correggere con la PRK, la PRK personalizzata e la
Lasik?
Questa è una domanda molto frequente. Ogni cornea ha spessore, diametro e
curvature diverse. In alcuni casi non è possibile fare neanche trattamenti di 1
(una) diottria, mentre in altri casi possono essere eliminate anche 8-9 diottrie
senza alcun problema. Risulta quindi difficile generalizzare. Statisticamente
parlando comunque valori di 6-7 diottrie sono quasi sempre possibili. E' ancora
opinione comune che si tratta con PRK fino a 4 diottrie e con Lasik oltre la 4
diottrie. Man mano che la PRK personalizzata comincerà a diffondersi si faranno
sempre meno lasik che saranno relegate solo a casi particolari.
5) Ma i risultati durano nel tempo?
E’ bene convincersi che la chirurgia refrattiva è uscita da quella fase di
scetticismo con cui è stata accolta ai suoi albori dai pazienti e dagli
stessi medici. Sono passati quasi 50 anni da quando furono sviluppati i primi
concetti che successivamente hanno portato ad eseguire le prime PRK, sono circa
15 anni che si usa il laser ad eccimeri e solo negli ultimi anni sono stati
eseguiti più di 400.000 PRK.
6) In caso di un non ottimale conseguimento del risultato
refrattivo è possibile ripetere l’intervento?
Non ci sono problemi a rieseguire una PRK. Bisogna però aspettare che la cornea
sia "ristabilizzata". Dopo circa un anno si può ripetere
tranquillamente. Anche una Lasik si può ripetere, ma è tutto "più
complicato"....
7) E' possibile correggere un astigmatismo insorto dopo un
trapianto di cornea con queste procedure?
Si; a distanza di due anni dal trapianto si può eseguire o una PRK o una Lasik.
8) E' possibile intervenire sui due occhi
contemporaneamente?
Tecnicamente non ci sono problemi. Poiché però, anche se improbabili, sono
teoricamente possibile infezioni, è molto più semplice, in questo caso
sfortunato, la gestione farmacologica di un solo occhio rispetto a due.
L'eventuale sintomatologia dolorosa può infine essere maggiore nel caso di
intervento contemporaneo sui due occhi.
9) L’Italia è all’avanguardia in questo tipo di
chirurgia?
Si.
10) Si tratta di interventi dolorosi?
Nessuna delle tecniche di chirurgia refrattiva che prevedono l’uso del laser
ad eccimeri è doloroso. Gli interventi vengono eseguiti in anestesia topica,
ovvero con l’instillazione di gocce di collirio anestetico.
La PRK può provocare, soprattutto nella notte successiva all’intervento, ma
anche nei due-tre giorni seguenti una sensazione di fastidio, di fotofobia, di
senso di corpo estraneo; in alcuni casi, fortunatamente ridotti dall’uso della
lente a contatto terapeutica nel postoperatorio, il paziente avverte un
significativo dolore che tende a diminuire con il passare delle ore.
La LASIK provoca una iperlacrimazione riflessa, accentuata dalla luce nelle
prime ore dopo l’intervento. Non si tratta di dolore, ma da una sensazione di
‘fumo negli occhi’ che regredisce nell’arco di poche ore.
11) La terapia postoperatoria e’ lunga?
Anche in questo caso PRK e LASIK si differenziano l’una dall’altra; nel caso
della PRK, per alcuni giorni (quando si sta completando la ripeitelizzazione e
viene mantenuta la lente a contatto terapeutica) si instillano frequentemente
colliri antibiotici, antiinfiammatori e lacrime artificiali; dopo la rimozione
della lente a contatto e l’avvenuta ripeitelizzazione, si puo’ iniziare l’instillazione
di colliri corisonici e lacrime artficiali; la frequenza delle instillazioni e
la durata della terapia è variabile da caso a caso e può durare anche
mesi.
Nel caso della LASIK, e’ sufficiente un breve periodo di terapia con colliri
antibiotici ed antiinfiammatori (a volte cortisonici) per pochi giorni;
generalmente e’ utile l’instillazione di lacrime artificiali lubrificanti
per alcune settimane.
12) Gli interventi possono essere eseguiti anche nel periodo
estivo?
Si non ci sono problemi. Bisogna solo fare attenzione a proteggersi gli occhi
con lenti UV selettive (specie se si va al mare) e poichè d'estate si è più
esposti alla luce del sole la protezione deve essere efficace. Gli UV possono
concorrere alla formazione di haze che consiste in lievi opacità della cornea
che possono disturbare la visione.
13) Perché la migliore tecnica chirurgica
è la PRK personalizzata?
Rimando al seguente link in cui si è
trattato già di questa problematica.