AZOPT - COLL 1FL 5ML 10MG/ML
Scheda analitica
Nome Commerciale |
AZOPT - COLL 1FL 5ML 10MG/ML |
Azienda |
ALCON ITALIA SpA |
MAX PEZZI |
2 |
PREZZO |
13,93 euro |
TICKET |
0 euro |
CLASSE |
A |
RICETTA |
B |
RIPETIBILE ART.4 DL539/92 |
SIGLA SSN |
ESENTE PER PATOLOGIA |
ATC |
S01EC04
BRINZOLAMIDE |
PRINCIPIO ATTIVO |
BRINZOLAMIDE |
NOTA |
NOTA 78: CLASSE A PER PATOL.
CLASSE A LIMITATAMENTE A PAZIENTI CHE NON
RISPONDONO AI BETA-BLOCCANTI O IN CUI I
BETA-BLOCCANTI SIANO TERAPEUTICAMENTE
INSUFFICIENTI O CONTROINDICATI. |
FORMA e CONT. |
COLLIRIO |
GRUPPO TERAP. |
|
TIPOLOGIA |
BRINZOLAMIDE |
STUPEFAC. |
|
VALIDITA' |
24 MESI |
TEMP. CONS. |
A TEMPERATURA AMBIENTE |
CONCESSIONARIA |
|
Scheda tecnica
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
AZOPT collirio |
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Brinzolamide 10 mg/ml Per gli eccipienti,
vedere "Lista degli eccipienti". |
FORMA FARMACEUTICA
Collirio, sospensione. |
INFORMAZIONI CLINICHE
- Indicazioni terapeutiche
Azopt è indicato per ridurre l'elevata
pressione intraoculare nei casi di: -
ipertensione oculare - glaucoma ad angolo
aperto come monoterapia nei pazienti in cui
i beta-bloccanti si siano dimostrati
inefficaci o nei pazienti in cui i
beta-bloccanti siano controindicati, o come
terapia aggiuntiva ai beta-bloccanti.
- Posologia e modo di somministrazione
Quando usato in monoterapia o in terapia
aggiuntiva, il dosaggio è di una goccia di
Azopt nel sacco congiuntivale dell'occhio/i
affetto/i due volte al giorno. Alcuni
pazienti possono avere una risposta migliore
con la somministrazione di una goccia tre
volte al giorno. Dopo l'instillazione è
raccomandata l'occlusione nasolacrimale o
una leggera chiusura delle palpebre. Ciò può
ridurre l'assorbimento sistemico del
medicinale somministrato per via oculare e
determinare una diminuzione degli effetti
collaterali sistemici. Quando Azopt viene
usato in sostituzione di un altro agente
oftalmico antiglaucoma, interrompere la
somministrazione dell'altro agente ed
iniziare la terapia con Azopt il giorno
successivo. Se viene usata più di una
medicazione topica oftalmica, i medicinali
devono essere somministrati singolarmente a
distanza di almeno 5 minuti. Uso in pazienti
anziani Non è necessaria alcuna modifica del
dosaggio nei pazienti anziani. Uso
pediatrico L'efficacia e la sicurezza di
Azopt in pazienti minori di 18 anni non sono
state stabilite e il suo uso non è
raccomandato in questi pazienti. Uso in
pazienti con insufficienza epatica o renale
Azopt non è stato studiato in pazienti con
insufficienza epatica, pertanto non deve
essere utilizzato da questi pazienti. Azopt
non è stato studiato in pazienti con
insufficienza renale grave (clearance della
creatinina < 30 ml/min) o in pazienti con
acidosi ipercloremica. Poiché la
brinzolamide ed il suo metabolita principale
sono escreti in modo predominante dal rene,
Azopt è controindicato in questi pazienti
(vedere anche "Controindicazioni").
L'alterazione del gusto (sapore amaro o
inusuale in bocca in seguito all'instillazione)
è stato l'effetto indesiderato più
frequentemente riportato a livello sistemico
associato all'uso di Azopt durante gli studi
clinici; ciò é probabilmente dovuto al
passaggio del collirio nel nasofaringe
attraverso il canale nasolacrimale.
L'occlusione nasolacrimale o la leggera
chiusura dell'occhio dopo l'instillazione
può aiutare a ridurre l'incidenza di questo
effetto (vedere anche 4.2 04.2 Posologia e
modo di somministrazione). Nel corpo - Non
comuni: dolore al petto e alopecia. Effetti
gastrointestinali - Comuni: alterazione del
gusto (sapore amaro o inusuale). - Non
comuni: bocca asciutta, nausea, e dispepsia.
Reazioni di ipersensibilità - Non comuni:
dermatiti. Effetti sul sistema nervoso
Comuni: mal di testa - Non comuni:
parestesia, caratterizzata da formicolio e
intorpidimento delle estremità, depressione,
e vertigini. Effetti respiratori - Non
comuni: riniti, dispnea, faringiti,
bronchiti, epistassi e emottisi. Effetti
gastrointestinali, sul sistema nervoso,
ematologici, renali e metabolici sono
generalmente associati agli inibitori
sistemici dell'anidrasi carbonica. Lo stesso
tipo di effetti indesiderati attribuibili
agli inibitori orali dell'anidrasi carbonica
sono possibili con la somministrazione
topica.
- Controindicazioni
Ipersensibilità alla brinzolamide o ad
uno qualsiasi degli eccipienti.Accertata
ipersensibilità alle solfonamidi (vedere
anche "Speciali avvertenze e precauzioni per
l'uso").Insufficienza renale grave.Acidosi
ipercloremica (vedere "Posologia e modo di
somministrazione").
- Speciali avvertenze e precauzioni per
l'uso
Azopt è una solfonamide e, sebbene
somministrato per via topica, è assorbito a
livello sistemico. Quindi possono
verificarsi con la somministrazione per via
topica gli stessi tipi di effetti
indesiderati che sono attribuibili alle
solfonamidi. Se si manifestano segni di
reazioni gravi o di ipersensibilità,
sospendere l'uso di questo preparato. Esiste
la possibilità di un effetto additivo sugli
effetti sistemici noti dell'inibizione dell'anidrasi
carbonica, nei pazienti che ricevono un
inibitore dell'anidrasi carbonica per via
orale e Azopt. La concomitante
somministrazione di Azopt e degli inibitori
dell'anidrasi carbonica orali non è stata
studiata e non è raccomandata. Esiste una
esperienza limitata con Azopt nel
trattamento di pazienti con glaucoma
pseudoesfogliativo o pigmentario. Nella
terapia aggiuntiva del glaucoma Azopt è
stato valutato principalmente con timololo.
Esistono quindi dati limitati sulla
somministrazione di brinzolamide in
associazione ad altri agenti
antiglaucomatosi. Azopt non è stato studiato
in pazienti con glaucoma ad angolo chiuso.
Il possibile ruolo della brinzolamide sulle
funzioni corneali endoteliali di pazienti
con cornea compromessa (particolarmente in
pazienti con bassa conta cellulare
endoteliale) non è stato studiato. Non sono
stati studiati in modo specifico pazienti
portatori di lenti a contatto e, in questi
pazienti, è raccomandato un attento
monitoraggio durante l'uso di brinzolamide,
poiché gli inibitori dell'anidrasi carbonica
possono alterare l'idratazione corneale e
l'uso di lenti a contatto potrebbe aumentare
i rischi per la cornea. Similmente è
raccomandato un attento monitoraggio in
altri casi di compromissione corneale come
in pazienti affetti da diabete mellito. È
stato riportato che il benzalconio cloruro,
che è usato comunemente come conservante nei
prodotti oftalmici, può causare cheratopatia
puntata e/o cheratopatia tossica ulcerativa.
Poiché Azopt contiene benzalconio cloruro, è
richiesto un attento monitoraggio in caso di
uso frequente o prolungato, in pazienti
affetti da secchezza oculare, o
compromissione corneale. Azopt non è stato
studiato in pazienti portatori di lenti a
contatto. Azopt contiene come conservante il
benzalconio cloruro che può essere adsorbito
dalle lenti a contatto morbide. Perciò,
portatori di lenti a contatto dovranno
attendere 15 minuti dall'instillazione di
Azopt prima di applicare le lenti a
contatto. Azopt non deve essere
somministrato durante l'utilizzo delle lenti
a contatto. La possibilità di un effetto
rimbalzo dopo la sospensione del trattamento
con Azopt non è stata studiata; l'effetto di
riduzione della pressione intraoculare
dovrebbe durare per 5-7 giorni. Nei pazienti
anziani gli inibitori orali dell'anidrasi
carbonica possono ridurre la capacità di
eseguire operazioni che richiedono
attenzione mentale e/o coordinazione fisica.
Azopt viene assorbito a livello sistemico e
quindi ciò potrebbe verificarsi con la
somministrazione topica.
- Interazioni
Non stati condotti studi specifici
sull'interazione di altri medicinali con
Azopt. Negli studi clinici, l'uso
concomitante di Azopt e preparazioni
oftalmiche a base di timololo non ha
evidenziato interazioni avverse.
L'associazione tra Azopt e miotici o
agonisti adrenergici non è stata valutata
durante terapie aggiuntive antiglaucoma.
L'associazione tra Azopt e agenti
antiglaucoma diversi dagli agenti
beta-bloccanti adrenergici durante terapia
aggiuntiva del glaucoma non è stata
valutata. Azopt è un inibitore dell'anidrasi
carbonica e sebbene somministrato
topicamente viene assorbito a livello
sistemico. Disturbi dell'equilibrio
acido/base sono stati riportati con l'uso
orale di inibitori dell'anidrasi carbonica.
La possibilità di interazione deve essere
considerata in pazienti in terapia con Azopt.
Gli isoenzimi del citocromo P-450
responsabili del metabolismo della
brinzolamide includono CYP3A4 (il
principale), CYP2A6, CYP2C8 e CYP2C9. Gli
inibitori di CYP3A4 come chetoconazolo,
itraconazolo, clotrimazolo, ritonavir e
troleandomicina possono inibire il
metabolismo della brinzolamide attraverso
CYP3A4. È necessario prestare attenzione se
si usano contemporaneamente CYP3A4
inibitori. Ad ogni modo, dato che
l'eliminazione avviene principalmente per la
via renale, l'accumulo di brinzolamide è
poco probabile. La brinzolamide non è un
inibitore degli isoenzimi citocromo P-450.
- Gravidanza ed allattamento
Gravidanza Non sono stati condotti studi
su donne in gravidanza. Studi negli animali
hanno evidenziato tossicità riproduttiva
(vedi sezione "Dati preclinici di
sicurezza"). Il rischio potenziale per
l'uomo è sconosciuto. Azopt non deve essere
usato durante la gravidanza a meno che non
sia chiaramente necessario. Madri in
allattamento Non è noto se la brinzolamide
sia escreta nel latte umano, comunque questa
sostanza è escreta nel latte di ratto. Si
raccomanda vivamente di evitare l'uso di
Azopt durante l'allattamento.
- Effetti sulla capacità di guidare
veicoli e sull'uso di macchine
Un temporaneo offuscamento della visione
o altri disturbi visivi possono influire
sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso
delle macchine (vedere anche "Effetti
indesiderati"). Se si manifesta un
offuscamento della visione dopo l'instillazione,
il paziente dovrà attendere che la visione
torni chiara prima di guidare o usare
macchinari.
- Effetti indesiderati
Negli studi clinici che sono stati
condotti su 1500 pazienti trattati con Azopt
come monoterapia o terapia aggiuntiva al
timololo maleato 0,5%, gli eventi avversi
correlati al trattamento e i sintomi locali
più frequentemente riportati sono stati:
alterazione del gusto (gusto amaro o
inusuale) (5,3%) e offuscamento temporaneo
all'instillazione che dura da pochi secondi
a pochi minuti (4,8%) (vedere anche "Effetti
sulla guida e sull'uso di macchine").
Durante gli studi clinici con Azopt sono
state riportati i seguenti effetti
indesiderati, sicuramente, probabilmente o
possibilmente correlati al trattamento
terapeutico. La loro incidenza è comune
(meno del 10,0%) o non comune (meno
dell'1,0%). Effetti oculari - Comuni:
visione offuscata, disagio oculare (bruciore
o dolore puntorio transitori all'instillazione),
sensazione di corpo estraneo e iperemia
oculare. - Non comuni: secchezza oculare,
dolore oculare, secrezione oculare, prurito
oculare, cheratiti, blefariti,
congiuntiviti, formazione di croste sul
bordo palpebrale, sensazione di appiccicoso,
lacrimazione, stanchezza oculare,
cheratopatie, follicoli congiuntivali e
alterazione dell'acuità visiva. I seguenti
effetti oculari sono stati osservati
solamente negli studi con Azopt in
associazione con timololo: - Non comuni:
erosione corneale. Effetti sistemici Azopt è
una solfonamide inibitore dell'anidrasi
carbonica con assorbimento sistemico. Anche
se non osservati in studi clinici sono
possibili altri effetti indesiderati
attribuibili a questa classe di prodotti
medicinali.
- Sovradosaggio
Non sono stati riportati casi di
sovradosaggio. Il trattamento dovrà essere
sintomatico e di supporto. Potrebbero
manifestarsi sbilanciamento elettrolitico,
sviluppo di uno stato di acidosi e possibili
effetti a livello del sistema nervoso.
Dovranno essere tenuti sotto controllo i
livelli di elettroliti nel siero (in modo
particolare il potassio) ed i livelli di pH
del sangue.
|
PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
- Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Preparati
antiglaucoma e miotici, inibitori dell'anidrasi
carbonica. L'anidrasi carbonica è un enzima
presente in molti tessuti del corpo, incluso
l'occhio. L'anidrasi carbonica catalizza la
reazione reversibile che coinvolge
l'idratazione del diossido di carbonio e la
deidratazione dell'acido carbonico.
L'inibizione dell'anidrasi carbonica a
livello dei processi ciliari dell'occhio
diminuisce la secrezione dell'umore acqueo,
presumibilmente per un rallentamento della
formazione di ioni bicarbonato con
conseguente riduzione del trasporto di sodio
e fluido. Il risultato è una riduzione della
pressione intraoculare (PIO), uno dei
maggiori fattori di rischio nella patogenesi
del danno al nervo ottico e nella perdita di
campo visivo nel glaucoma. Brinzolamide, un
inibitore dell'anidrasi carbonica II (CA-II),
l'isoenzima predominante nell'occhio, con
una IC50 in vitro di 3,2 nM ed una Ki di
0,13 nM verso la CA-II
- Proprietà farmacocinetiche
In seguito a somministrazione topica
oculare, la brinzolamide è assorbita nella
circolazione sistemica. A causa della sua
alta affinità con l'anidrasi carbonica II,
la brinzolamide si distribuisce
estensivamente nei globuli rossi e mostra
una lunga emivita nel sangue intero (che
significa approssimativamente 24 settimane).
Nell'uomo, si forma il metabolita N-desetil
brinzolamide, che si lega anch'esso all'anidrasi
carbonica e si accumula nei globuli rossi.
Questo metabolita si lega principalmente
all'anidrasi carbonica I in presenza di
brinzolamide. Nel plasma, le concentrazioni
sia della brinzolamide che del'N-desetil
brinzolamide sono basse e generalmente al di
sotto dei limiti dell'analisi quantitativa
(<7,5 ng/ml). Il legame alle proteine
plasmatiche non è elevato (circa 60%). La
brinzolamide è eliminata principalmente
attraverso l'escrezione renale
(approssimativamente al 60%). Circa il 20%
della dose è stato ritrovato nelle urine
come metabolita. La brinzolamide e l'N-desetil-brinzolamide
sono i componenti principali nelle urine,
insieme a concentrazioni più basse dei
metaboliti N-desmetossipropil e O-desmetil.
In uno studio di farmacocinetica orale,
volontari sani hanno ricevuto capsule da 1
mg di brinzolamide due volte al giorno per
32 settimane ed è stata misurata l'attività
dell'anidrasi carbonica nei globuli rossi
per valutare il grado di inibizione
sistemica dell'anidrasi carbonica. La
saturazione da parte della brinzolamide
dell'anidrasi carbonica II nei globuli rossi
è stata raggiunta entro quattro settimane
(concentrazioni nei globuli rossi di
approssimativamente 20mM). L'N-desetil
brinzolamide accumulata nei globuli rossi
raggiungeva lo stato stazionario entro 20-28
settimane, con concentrazioni comprese tra 6
e 30 mM. L'inibizione dell'attività dell'anidrasi
carbonica totale nei globuli rossi allo
stato-stazionario era approssimativamente
del 70-75%. Soggetti con insufficienza
renale moderata (clearance della creatinina
di 30-60 ml/minuto) hanno ricevuto 1 mg di
brinzolamide per via orale due volte al
giorno fino a 54 settimane. La
concentrazione di farmaco nei globuli rossi
alla quarta settimana di trattamento era
compresa tra circa 20 e 40 mM. Allo stato
stazionario, le concentrazioni di
brinzolamide e del suo metabolita nei
globuli rossi erano comprese rispettivamente
tra 22,0 e 46,1 e tra 17,1 e 88,6 mM. La
concentrazione di N-desetil-brinzolamide nei
globuli rossi è aumentata e l'attività dell'anidrasi
carbonica totale nei globuli rossi è
diminuita con la riduzione dell'eliminazione
della creatina, ma la concentrazione di
brinzolamide nei globuli rossi e l'attività
CA-II è rimasta invariata. In soggetti col
livello più elevato di disfunzione renale
l'inibizione dell'attività dell'anidrasi
carbonica totale è stata più elevata,
sebbene inferiore al 90% allo stato
stazionario. In uno studio topico oculare le
concentrazioni di brinzolamide nei globuli
rossi allo stato stazionario erano simili a
quelle trovate nello studio orale, ma i
livelli di N-desetil brinzolamide erano più
bassi. L'attività dell'anidrasi carbonica
era circa 40-70% dei livelli predose
- Dati preclinici di sicurezza
nei conigli la somministrazione topica
oculare di brinzolamide da uno a sei mesi ha
dato come risultato un leggero aumento,
statisticamente significativo, dello
spessore corneale, quando somministrato a
concentrazioni di 1%,2% e 4%, quattro volte
al giorno; questi cambiamenti non sono stati
osservati in altre specie. La
somministrazione cronica di brinzolamide ai
ratti ad un dosaggio di 8 mg/kg/giorno (fino
a 250 volte la dose oftalmica raccomandata
nell'uomo) ha comportato modifiche associate
agli effetti farmacologici dell'inibizione
dell'anidrasi carbonica (i.e. modificazioni
del volume delle urine e degli elettroliti,
leggere differenze negli elettroliti del
siero). È stato osservato un aumento
statisticamente significativo dei tumori
della vescica nei topi femmina a cui era
stata somministrata brinzolamide 10 mg/kg/die
(250 volte la dose oftalmica raccomandata
nell'uomo), oralmente, per 24 mesi. Nei topi
femmina sono state osservate delle
variazioni di proliferazione dose-correlate
nella vescica ai dosaggi di 1,3 e 10 mg/kg/die,
nei topi maschi ai dosaggi di 3 e 10 mg/kg/die.
L'elevata incidenza di tumori alla vescica,
che era statisticamente significativa, era
dovuta principalmente ad un aumento della
incidenza di tumori considerati unici nei
topi. Studi della tossicità sullo sviluppo
evolutivo dei conigli con dosi orali di
brinzolamide fino a 6 mg/kg/giorno (125
volte la dose oftalmica raccomandata
nell'uomo) non hanno rivelato effetti sullo
sviluppo del feto nonostante una
significativa tossicità materna. Studi
simili nei ratti hanno mostrato una
ossificazione lievemente ridotta del cranio
e dello sterno dei feti da madri cui è stata
somministrata brinzolamide nella dose di
18/mg/kg/giorno (375 volte la dose oftalmica
raccomandata nell'uomo), ma non a dosi di 6
mg/kg/giorno. Questi risultati si sono avuti
a dosi che hanno causato acidosi metabolica
con una riduzione della crescita di peso
corporeo nelle madri e nel peso dei feti.
Una riduzione nel peso del feto
dose-dipendente è stata osservata in piccoli
di madre che hanno ricevuto brinzolamide
oralmente con diminuzioni variabili da
leggere (circa 5-6%) con 2 mg/kg/giorno fino
a circa il 14% con 18 mg/kg/giorno.
|
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
- Eccipienti
Benzalconio cloruro, mannitolo, carbomer
974P, tyloxapol, disodio edetato, cloruro di
sodio, acido cloridrico/idrossido di sodio
(per aggiustare il pH) e acqua purificata.
- Incompatibilità
Non pertinente.
- Speciali precauzioni per la
conservazione
Nessuna speciale precauzione per la
conservazione.
- Natura e contenuto della confezione
Flaconi di polietilene opaco a bassa
densità con cappuccio a vite in
polipropilene da 5 ml e 10 ml.
- Istruzioni per l'uso e la
manipolazione
Agitare bene prima dell'uso. Per
prevenire la contaminazione della punta del
contagocce e della sospensione, fare
attenzione a non toccare la palpebra, le
aree circostanti o altre superfici con la
punta del contagocce. Tenere il contenitore
ben chiuso dopo l'uso.
|
TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE
ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
ALCON LABORATORIES (UK) Ltd. Boundary Way,
Hemel Hempstead Herts HP2 7UD (United Kingdom)
|
NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE
IN COMMERCIO
EU/1/00/129/001 - Flacone da 5 ml AIC n.
034770014/E EU/1/00/129/002 - Flacone da 10 ml
AIC n. 034770026/E |
REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO
----- |
DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO
DELL'AUTORIZZAZIONE
Agosto 2000 |
DATA DI REVISIONE DEL TESTO
----- |
|