PLAQUENIL - 25CPR RIV 200MG
Scheda analitica
Nome Commerciale |
PLAQUENIL - 25CPR RIV 200MG |
Azienda |
SANOFI-SYNTHELABO SpA |
MAX PEZZI |
2 |
PREZZO |
5,62 euro |
TICKET |
0 euro |
CLASSE |
A |
RICETTA |
B |
RIPETIBILE ART.4 DL539/92 |
SIGLA SSN |
CONCEDIB.ESENTE |
ATC |
P01BA02
IDROXICLOROCHINA |
PRINCIPIO ATTIVO |
IDROXICLOROCHINA SOLFATO |
NOTA |
|
FORMA e CONT. |
COMPRESSE RIVESTITE |
GRUPPO TERAP. |
ARTICOLARI ANTIARTRITICI
ANTIREUMATICI DIVERSI |
TIPOLOGIA |
IDROXICLOROCHINA |
STUPEFAC. |
|
VALIDITA' |
60 MESI |
TEMP. CONS. |
A TEMPERATURA AMBIENTE |
CONCESSIONARIA |
|
Scheda tecnica
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE
PLAQUENIL 200 mg compresse rivestite |
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA
Una compressa rivestita contiene
idrossiclorochina solfato 200 mg |
FORMA FARMACEUTICA
Compressa rivestita. |
INFORMAZIONI CLINICHE
- Indicazioni terapeutiche
PLAQUENIL è indicato per il trattamento
dell'artrite reumatoide in fase attiva e
cronica, e nel lupus eritematoso (discoide e
disseminato).
- Posologia e modo di somministrazione
Artrite reumatoide: il farmaco
agisce per accumulo e sono necessarie alcune
settimane perchè si manifestino i primi
effetti benefici, mentre lievi disturbi
possono presentarsi relativamente presto.
Possono essere necessari diversi mesi di
cura prima che si possano ottenere gli
effetti massimi. Se un miglioramento
obiettivo non si rileva entro sei mesi è
opportuno sospendere il trattamento. Non è
stata accertata l'innocuità del farmaco
nell'artrite reumatoide giovanile.
Dosaggio iniziale: da 400 a 600 mg al
giorno (da 2 a 3 compresse rivestite)
somministrati ai pasti o con un bicchiere di
latte. In una piccola percentuale di
pazienti la comparsa di effetti secondari
spiacevoli può richiedere la riduzione della
dose iniziale. In seguito, dopo 5-10 giorni,
la dose può essere gradualmente elevata fino
a raggiungere quella ottimale, spesso senza
che si ripresentino gli effetti secondari.
Dose di mantenimento: quando si
ottiene una buona risposta terapeutica, di
solito tra le 4 e le 12 settimane, la dose
viene ridotta a metà, da 200 a 400 mg (1 o 2
compresse rivestite) al giorno. E' stata
descritta una più alta incidenza di
retinopatia qualora si superi questa dose.
Se si dovesse presentare una ricaduta dopo
l'interruzione della terapia, il farmaco può
essere ripreso continuando con una
somministrazione intermittente, se non
esistono controindicazioni oculari. I
corticosteroidi ed i salicilati possono
essere usati di solito a dosi ridotte in
associazione a PLAQUENIL o possono essere
del tutto sospesi dopo che il farmaco è
stato somministrato per parecchie settimane.
Quando è indicata una graduale riduzione
della dose di steroidi essa può effettuarsi
riducendo ogni 4 o 5 giorni la dose di
cortisonico di non oltre 5-15 mg di
idrocortisone; di 5-10 mg di prednisolone e
di prednisone; di 1-2,5 mg di
metilprednisolone; di 1-2 mg di
triamcinolone; di 0,25-0,5 mg di
desametazone . Lupus eritematoso: la
dose media iniziale è di 400 mg una o due
volte al giorno. Questa dose può essere
continuata per diverse settimane o mesi in
base alla risposta del paziente. Per una
terapia di mantenimento spesso basterà una
dose più bassa da 200 a 400 mg al giorno. E'
stata descritta una più alta incidenza di
retinopatia quando si supera questa dose di
mantenimento.
- Controindicazioni
L'uso del farmaco è controindicato: in
presenza di alterazioni retiniche e del
campo visivo attribuibili a composti
4-aminochinolinici; in pazienti con
accertata ipersensibilità verso questi
composti; nei bambini per terapie a lungo
termine.
- Speciali avvertenze e precauzioni per
l'uso
Dopo trattamenti prolungati con dosi
elevate di derivati chinolinici sono stati
segnalati, in rari casi, disturbi del
sistema nervoso periferico. E' necessario
pertanto attenersi alla posologia
prescritta. In alcuni pazienti che hanno
ricevuto dosi elevate e prolungate di
derivati 4-aminochinolinici, per il
trattamento dell'artrite reumatoide e del
lupus eritematoso, sono state osservate
lesioni irreversibili della retina, che si
ritengono correlate alla dose. Quando si
prevede una terapia prolungata con PLAQUENIL
si devono eseguire esami oftalmologici
iniziali e periodici, ogni tre mesi, che
comprendono la determinazione dell'acuità
visiva, del campo visivo e l'esame del
fundus. Se si rilevano segni di alterazioni
dell'acuità visiva, del campo visivo e delle
zone maculari della retina - quali
alterazioni del pigmento, perdita del
riflesso foveale - o qualsiasi sintomo
visivo che non sia completamente spiegabile
con difficoltà di accomodazione od opacità
corneale, bisogna sospendere immediatamente
il farmaco ed il paziente deve essere tenuto
sotto stretta osservazione per scoprire una
eventuale progressione delle alterazioni. Le
lesioni retiniche possono aggravarsi anche
dopo la sospensione del trattamento. Tutti i
pazienti in trattamento prolungato con
PLAQUENIL devono essere periodicamente
sottoposti ad un esame comprendente l'esame
dei riflessi rotuleo ed achilleo, allo scopo
di evidenziare qualsiasi segno di astenia
muscolare. Qualora si manifesti astenia
muscolare sospendere il farmaco. Nel
trattamento dell'artrite reumatoide se non
si rileva un obiettivo miglioramento entro
sei mesi è opportuno sospendere la terapia.
Non è stata stabilita la sicurezza d'impiego
di PLAQUENIL nell'artrite reumatoide
giovanile. PLAQUENIL deve essere usato con
cautela in pazienti affetti da malattie
epatiche o con deficienza della
glucosio-6-fosfato-deidrogenasi od in
trattamento con farmaci notoriamente
epatotossici. Poichè PLAQUENIL può provocare
reazioni dermatologiche, se ne dovrà far uso
con cautela nei pazienti ai quali vengono
somministrati farmaci dotati di tendenza
significativa a provocare dermatiti. I
metodi consigliati per una diagnosi precoce
di "retinopatia da clorochina" sono: 1)
l'esame fondoscopico della macula alla
ricerca di minime alterazioni pigmentarie o
di perdite del riflesso foveale; 2) l'esame
del campo visivo centrale con un piccolo
oggetto rosso per scoprire uno scotoma
pericentrale o paracentrale o per
determinare la soglia retinica per il rosso.
Anche qualsiasi sintomo visivo non spiegato
quali lampi o raggi di luce, deve essere
guardato con sospetto come possibile
manifestazione di retinopatia. Tenere fuori
della portata dei bambini.
- Interazioni
Esiste la possibilità di interazioni con
il fenilbutazone o con altri farmaci che
abbiano tendenza a provocare dermatiti e con
preparati notoriamente epatotossici.
- Gravidanza ed allattamento
Nelle donne in stato di gravidanza e
nella primissima infanzia, il prodotto va
somministrato nei casi di effettiva
necessità, sotto il diretto controllo del
medico.
- Effetti sulla capacità di guidare
veicoli e sull'uso di macchine
Non sono noti effetti del genere.
- Effetti indesiderati
Gli effetti collaterali che potrebbero
essere osservati variano per natura e
frequenza a seconda dei diversi composti
4-aminochinolinici ed in rapporto alla dose
ed alla durata del trattamento. Reazioni del
S.N.C.: irritabilità, nervosismo,
alterazioni emotive, incubi, psicosi,
cefalea, vertigini, ronzii auricolari,
nistagmo, sordità nervosa, convulsioni,
atassia. Reazioni neuromuscolari: paralisi
dei muscoli extraoculari, debolezza dei
muscoli scheletrici, assenza o riduzione dei
riflessi tendinei profondi. Reazioni
oculari: A) Corpo ciliare: disturbi di
accomodazione con offuscamento della vista.
Questa reazione è dose dipendente e
regredisce con la sospensione della terapia.
B) Cornea: edema transitorio, opacità
puntiformi o lineari, ridotta sensibilità
corneale. Le alterazioni corneali con o
senza sintomi concomitanti (vista offuscata,
aloni intorno alle fonti luminose,
fotofobia), sono abbastanza frequenti, ma
reversibili. Depositi corneali possono
apparire anche solo dopo tre settimane
dall'inizio del trattamento. La presenza di
alterazioni corneali e di effetti secondari
visivi appare essere notevolmente inferiore
con l'idrossiclorochina che con la
clorochina. C) Retina: macula, edema,
atrofia, pigmentazione anormale (da lieve
punteggiamento del pigmento all'aspetto di
"occhio di bue"), perdita del riflesso
foveale, aumento del tempo di recupero
maculare dopo esposizione a luce intensa
(prova dello stress alla luce), elevata
soglia della retina alla luce rossa nelle
zone maculare, paramaculare e periferica.
Altre alterazioni del fundus comprendono:
pallore e atrofia del disco ottico,
alterazione delle arteriole della retina,
fini anomalie granulari del pigmento alla
periferia della retina ed, in fase avanzata,
evidenti lesioni della coroide. D) Difetti
del campo visivo: scotoma pericentrale o
paracentrale, scotoma centrale con ridotta
acuità visiva, raramente restringimento del
campo visivo. I più frequenti sintomi visivi
attribuiti alla retinopatia sono: difficoltà
alla lettura ed alla visione (si perdono
parole, lettere o parti di oggetti),
fotofobia, visione a distanza sfuocata,
perdita od oscuramento di aree del campo
visivo centrale o periferico, lampi e raggi
di luce. La retinopatia sembra essere in
rapporto con la dose e si è manifestata dopo
periodi variabili da parecchi mesi a diversi
anni di somministrazione quotidiana. Un
piccolo numero di casi è stato descritto
diversi anni dopo la sospensione della
terapia antimalarica. La retinopatia non è
stata osservata durante l'uso prolungato di
dosi settimanali di composti
4-aminochinolinici per la soppressione della
malaria. I pazienti con danno retinico
possono avere disturbi visivi od essere
asintomatici (con o senza alterazioni del
campo visivo). Raramente possono presentarsi
o visione scotomatosa o difetti del campo
visivo senza evidenti lesioni della retina.
La retinopatia può progredire anche dopo la
sospensione del farmaco. In un numero di
pazienti una retinopatia precoce
(pigmentazione maculare talvolta con difetti
del campo visivo centrale) diminuì o
scomparve completamente dopo la sospensione
della terapia. Uno scotoma paracentrale per
gli oggetti rossi - talvolta definita "premaculopatia"
- è segno di precoce alterazione della
retina che spesso è reversibile dopo la
sospensione della terapia. In pazienti in
trattamento con sola idrossiclorochina è
stato descritto un ridotto numero di lesioni
consistenti di solito in alterazioni della
pigmentazione della retina scoperte in
occasione di esami oftalmologici periodici.
In alcuni casi erano anche presenti dei
difetti del campo visivo. E' stato descritto
un caso di retinopatia tardiva con perdita
della vista con inizio un anno dopo la
sospensione della terapia con
idrossiclorochina. Reazioni dermatologiche:
incanutimento dei capelli, alopecia,
prurito, pigmentazione della cute e delle
mucose, eruzioni cutenee (urticarioidi,
morbilliformi, lichenoidi, maculopapulari,
porpora, eritema circinato centrifugo e
dermatite esfoliativa). Reazioni
ematologiche: anemia aplastica,
agranulocitosi, leucopenia, trombocitopenia,
emolisi in soggetti con deficit di G6P-DH.
Reazioni gastrointestinali: anoressia,
nausea, vomito, diarrea e crampi addominali.
Reazioni varie: perdita di peso, stanchezza,
esacerbazione o precipitazione di porfiria e
psoriasi non sensibile alla luce.
- Sovradosaggio
I composti 4-aminochinolinici vengono
assorbiti rapidamente e completamente dopo
l'ingestione, ed in caso di sovradosaggio
accidentale (più raramente in rapporto
all'impiego di dosi più basse in pazienti
ipersensibili) entro 30 minuti possono
manifestarsi sintomi tossici consistenti in
cefalea, sonnolenza, disturbi visivi,
collasso cardiocircolatorio e convulsioni
seguite da improvviso arresto respiratorio e
cardiaco. L'elettrocardiogramma può rilevare
arresto atriale, ritmo nodale, prolungamento
del tempo di conduzione intraventricolare e
progressiva bradicardia, con esito in
fibrillazione ventricolare e/o arresto
cardiaco. Il trattamento è sintomatico e
dev'essere pronto, con immediato svuotamento
dello stomaco provocando il vomito (a casa
prima del trasporto in ospedale) o mediante
lavanda gastrica fino a completo svuotamento
dello stomaco. Il carbone attivato, se
finemente polverizzato, introdotto con tubo
gastrico entro 30 minuti dall'ingestione
delle compresse rivestite, può ulteriormente
inibire l'assorbimento del farmaco. Per
essere efficace la dose di carbone attivo
deve essere almeno 5 volte quella di
idrossiclorochina ingerita. Le eventuali
convulsioni devono essere controllate prima
di tentare la lavanda gastrica. Se esse sono
dovute a stimolazione cerebrale si può
tentare di somministrare barbiturici ad
azione ultrabreve; se invece sono dovute ad
anossia si deve trattarle con
somministrazione di ossigeno, respirazione
artificiale, o, in caso di shock in
ipotensione, mediante terapia con analettici
circolatori. Data l'importanza del sostegno
alla respirazione, può essere necessaria l'intubazione
o la tracheotomia seguita, se necessario,
dalla lavanda gastrica. Allo scopo di
ridurre la concentrazione ematica dei
4-aminochinolinici è stata suggerita l'exsanguino-trasfusione.
Un paziente che sopravvive alla fase acuta e
sia asintomatico deve essere attentamente
sorvegliato per almeno 6 ore. In casi tanto
di iperdosaggio che di ipersensibilità si
può ricorrere alla somministrazione forzata
di liquidi e si può somministrare per pochi
giorni una quantità adeguata di cloruro di
ammonio (negli adulti, 8 g al giorno in dosi
refratte) allo scopo di acidificare le urine
per favorire l'aumento della escrezione
urinaria.
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PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
- Proprietà farmacodinamiche
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- Proprietà farmacocinetiche
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- Dati preclinici di sicurezza
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INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
- Eccipienti
Amido di mais, calcio fosfato bibasico,
magnesio stearato, gomma arabica, talco,
titanio biossido, saccarosio, gomma lacca,
paraffina, paraffina liquida, cera carnauba.
- Incompatibilità
Non sono note incompatibilità
farmaceutiche.
- Speciali precauzioni per la
conservazione
Nessuna.
- Natura e contenuto della confezione
Flacone in vetro contenente 25 compresse
rivestite da 200 mg
- Istruzioni per l'uso e la
manipolazione
Non applicabile.
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TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE
ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO
SANOFI-SYNTHELABO S.p.A. Via Messina, 38 -
Milano |
NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE
IN COMMERCIO
AIC n° 013967031 |
REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO
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DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO
DELL'AUTORIZZAZIONE
Rinnovo: 01/06/2000 |
DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Febbraio 2003 |
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